LDL Ossidate

La patogenesi dell'aterosclerosi include la suscettibilità genetica e una varietà di fattori di rischio cardiovascolari ed influenze ambientali. Evidenze sperimentali sempre più solidensuggeriscono che, in associazione ai fattori di rischio cardiovascolari "classici", i fenomeni infiammatori ricoprono una posizione di rilievo nella dinamica del processo aterosclerotico coronarico e delle sindromi coronariche acute (SCA). Pertanto i marker sistemici di infiammazione stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella stratificazione prognostica e nella gestione terapeutica dei pazienti con SCA. Questa risposta infiammatoria è sostenuta e stimolata dalls stress ossidativo, che può costituire la connessione tra i disturbi lipidici e l'infiammazione. Da oltre 20 anni è noto che lo stress ossidativo, in particolare l'ssidazione delle LDL, può influenzare lo sviluppo della malattia aterosclerotica e che alcuni marcatori di ossidazione delle LDL (LDL ossidate circolanti, autoanticorpi anti-LDL ossidate) potrebbero essere utili nel valutare il rischio di sviluppo di patologia nei pazienti.

Il test è utilizzato in numerosi trial clinici come biomarker dello stress ossidativo implicato in diverse e numerose patologie collegate a disfunzioni lipidiche, come riportato nei congressi nazionali SIBIOC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare) e dalla più recente letteratuta scientifica.

Ipotesi della "Oxidative Modification" nella patogenesi dell'aterosclerosi.

Nella figura sopra viene schematizzata la formazione delle cellule schiumose nelle lesioni aterosclerotiche. L'LDL nativo penetra all'interno della tonaca intima arteriosa e qui viene ossidato [OxLDL] per poi essere fagocitato dai macrofagi, che diventano cellule schiumose (Foam Cells) ad alto contenuto lipidico. L'OxLDL ha una affinità inferiore rispetto ai recettori delle LDL ed un'affinità molto più alta rispetto ai recettori di cattura dei macrofagi.

Come si effettua l'analisi?

L'analisi viene effettuato partendo da un semplice prelievo di sangue venoso.

 

Il campione prelevato è quindi spedito al laboratorio e analizzato.

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© Andrea Bartolini Bologna |San Benedetto del Tronto

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